Basta cominciare (10): Cominciare un po’ per volta

In questo decimo video della serie “Basta cominciare. In che modo aiutare gli altri” si parla di tre iniziative di servizio agli altri: una nelle Filippine, un’altra in Austria e la terza in Kenya. Come tante altre che cercano di dare risposta a precise necessità di alcune persone, sono cominciate piccole e non potevano contare su molte certezze. Per tendere una mano agli altri, basta cominciare…

I paragrafi che seguono ti possono aiutare a utilizzare questo video personalmente, in lezioni di formazione cristiana, in riunioni con i tuoi amici, nella tua scuola o nella tua parrocchia.

Domande per il dialogo

― Pensi che l’aiuto che il “St. Josemaría Daycare Center” offre ai bambini piccoli e alle madri giovani sia importante, visto la zona in cui si trova? Perché?

― Con il progetto “1000 Taschen” (1000 borse) Kathrin contribuisce a far sì che alcune donne abbiano un guadagno economico. Apparentemente questa, e altre iniziative del genere, apportano qualche beneficio a poca gente; quali motivi addurresti per mantenerle e incrementarle?

― Clifford distribuisce prodotti alimentari ai bambini della strada e cerca di orientarli perché migliorino la loro situazione, ma riconosce che a volte ha la sensazione di non ottenere buoni frutti. Quale è stata la sua reazione a questo dilemma? Perché va avanti con il suo lavoro di aiuto?

― Potresti spiegare come sono nate le iniziative di Mian, Kathrin e Clifford? Con quali opere di misericordia collegheresti ognuno di questi progetti?

Proposte di azione

― Individuare le necessità – materiali e spirituali – più urgenti delle persone dell’ambiente in cui vivi e pensare in che modo è possibile farvi fronte.

― Raccogliere informazioni sulle diverse iniziative di aiuto – piccole o grandi – che esistono non lontano da casa tua o dal tuo lavoro e, per quanto possibile, lasciarti coinvolgere donando tempo, offrendo compagnia o consiglio, insegnando le cose che sai, collaborando anche sul piano economico, ecc.

― Fare arrivare alle persone che li richiedono indumenti in buono stato, medicine che non ti servono e cibo che non avrai modo di consumare a casa, nei ristoranti o nei bar vicini, ecc.

Meditare con la Sacra Scrittura

― Abbiamo doni diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi. Chi ha il dono della profezia la eserciti secondo la misura della fede; chi ha un ministero attenda al ministero; chi l’insegnamento, all’insegnamento; chi l’esortazione, all’esortazione. Chi dà, lo faccia con semplicità; chi presiede, lo faccia con diligenza; chi fa opere di misericordia, le compia con gioia (Rm 12, 6-8).

― Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia (Mt 7, 24-25).

― Le folle lo interrogavano [Giovanni Battista]: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva: «Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto» (Lc 3, 10-11).

― In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avrete fatto a me (Mt 25, 40).

Meditare con Papa Francesco

― Le opere di misericordia sono essenziali nella nostra vita cristiana. Guardatevi attorno: c’è sempre qualcuno che ha bisogno di una mano tesa, di un sorriso, di un gesto d’amore. Quando siamo generosi, non mancano mai le benedizioni di Dio (Udienza, 10 settembre 2014).

― Come possiamo essere testimoni di misericordia? Non pensiamo che si tratti di compiere grandi sforzi o gesti sovraumani. No, non è così. Il Signore ci indica una strada molto più semplice, fatta di piccoli gesti che hanno però ai suoi occhi un grande valore (Udienza, 12 ottobre 2016).

― Non mi stancherò mai di dire che la misericordia di Dio non è una bella idea, ma un’azione concreta. Non c’è misericordia senza concretezza. La misericordia non è un fare il bene “di passaggio”; è coinvolgersi lì dove c’è il male, dove c’è la malattia, dove c’è la fame, dove ci sono tanti sfruttamenti umani. E anche la misericordia umana non diventa tale – cioè umana e misericordia – fino a quando non ha raggiunto la sua concretezza nell’agire quotidiano (Udienza, 3 settembre 2016).

― Una volta una mamma mi raccontava che […] aveva tre figli. E un giorno a pranzo - il papà era fuori al lavoro; c’era lei con i tre figli, piccolini, 7, 5, 4 anni più o meno - e bussano alla porta: c’era un signore che chiedeva da mangiare. E la mamma gli ha detto: “Aspetta un attimo”. E’ rientrata e ha detto ai figli: “C’è un signore lì che chiede da mangiare, cosa facciamo?” “Gliene diamo, mamma, gliene diamo!”. Ognuno aveva sul piatto una bistecca con le patate fritte. “Benissimo – dice la mamma -, prendiamo la metà di ciascuno di voi, e gli diamo la metà della bistecca di ognuno di voi”. “Ah no, mamma, così non va bene!”. “E’ così, tu devi dare del tuo”. E così questa mamma ha insegnato ai figli a dare da mangiare del proprio. Questo è un bell’esempio che mi ha aiutato tanto. “Ma non mi avanza niente…”. “Da’ del tuo!”. Così ci insegna la madre Chiesa (Udienza, 10 settembre 2014).

Meditare con san Josemaría

― Vuoi un segreto per essere felice? Donati agli altri e servili, senza attenderti che te ne siano grati (Forgia, n. 368).

― Il Signore ci ha regalato la vita, i sensi, le facoltà, innumerevoli grazie: e noi non abbiamo il diritto di dimenticare che siamo degli operai fra i tanti, nel podere in cui Egli ci ha collocati, per collaborare nel compito di procurare alimento agli altri (Amici di Dio, n. 49).

― Dobbiamo chiedere al Signore di concederci un cuore buono, capace di commuoversi per il dolore delle creature, capace di comprendere che, per lenire le pene che accompagnano e non poche volte angustiano gli animi su questa terra, il vero balsamo è l’amore, la carità (È Gesù che passa, n. 167).

― Ti sei fermato a considerare la somma enorme che possono arrivare ad essere “molti pochi”? (Cammino, n. 827).