“Dio o niente”, il card. Sarah a Sassari

Il 14 e il 15 ottobre, il cardinale Robert Sarah, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti è stato ospite di alcune attività promosse da fedeli dell'Opus Dei di Sassari. Il programma di appuntamenti ha avuto come momento culminante l’incontro svolto nell’Aula Magna dell’Università.

L’incontro intitolato “Dio o niente”- come l’omonimo libro scritto dal prelato – è stato organizzato dal Centro Culturale delle Fontane, Associazione di Promozione Sociale, e ha registrato l'interesse e la partecipazione di un elevato numero di persone.

All'apertura dei lavori il giornalista dott. Gianni Garrucciu, ha dato il benvenuto al cardinale Sarah e all’Arcivescovo di Sassari mons. Paolo Atzei, mentre il prof. Francesco Soddu ha trasmesso ai presenti il saluto del Rettore Magnifico, prof. Massimo Carpinelli.

Il cardinale Sarah ha iniziato il suo intervento con una introduzione, con la quale ha ripercorso le tappe, talvolta dolorose, che lo hanno portato dal cuore dell’Africa a Roma.

“Nella mia vita – ha affermato il prelato – leggo la predilezione che Dio ha avuto verso di me”. Successivamente, ha voluto spiegare il perché del titolo “Dio o niente”, mettendo in evidenza come, nell’attuale occidente, si registri una sempre più crescente assenza di Dio, da un punto di vista sociale, politico e soprattutto culturale, con l’inevitabile conseguente insorgere di litigi, divisioni e la promozione di falsi diritti. Dopo aver illustrato alcuni di questi mali, il cardinale ha affermato che per migliorare le relazioni tra gli uomini è necessario che ognuno migliori il proprio rapporto personale con Dio, a cominciare dalla preghiera. Questa deve tornare ad essere un elemento centrale nella vita dei cristiani, perché rappresenta il momento in cui ci si trova faccia a faccia con Dio, incontro che, se vissuto autenticamente, non può che produrre le stesse trasformazioni avvenute nei santi. “La preghiera è riuscire a tacere per far parlare Dio in noi”.

Nel rispondere alle domande dei presenti, il cardinale ha infine rimarcato l’importanza della formazione dottrinale e, in particolare, dello studio del Catechismo della Chiesa Cattolica, tanto caro a San Giovanni Paolo II.

Ha concluso i lavori mons. Paolo Atzei che ha ringraziato per l’elevato contributo culturale e spirituale dell’incontro.