I 10 anni del St. Josemaria Institute negli Stati Uniti

Intervista a Elia Rivera, direttrice esecutiva del St. Josemaria Institute, un ente che diffonde la devozione al fondatore dell’Opus Dei negli Stati Uniti e che in questi giorni festeggia i 10 anni di vita.

Perché è nato il St. Josemaria Institute e qual è il suo compito?

Il St. Josemaria Institute è stato fondato nel 2006 negli Stati Uniti con lo scopo di diffondere la vita, gli scritti e la devozione a san Josemaría Escrivá. Questo santo ha dedicato la propria vita ad aiutare gli altri a scoprire la presenza di Dio nella propria vita. Il nostro compito è quello di diffondere questo messaggio di speranza e di luce nel mondo attraverso i mezzi di comunicazione, le conferenze e i programmi speciali, o anche con iniziative rivolte in particolare a sacerdoti e seminaristi. “Il Signore si serve di noi come di torce, perché questa luce illumini... – dice san Josemaría nel primo punto del suo libro Forgia –. Da noi dipende che molti non rimangano nelle tenebre, ma percorrano sentieri che conducono fino alla vita eterna”.

Che cosa interessa di più di san Josemaría alle persone che lo scoprono per la prima volta?

Penso che san Josemaría abbia la capacità di farci comprendere che non siamo soli nel nostro intimo desiderio di avvicinarci a Dio. Guardi, per esempio, la quantità di frasi di san Josemaría che si pubblicano in forma di post, tweet o che ricevono i mi piace sulle reti sociali!

Egli ebbe modo di verificare che cosa significa sapere di essere figlio di Dio e fu capace di trasmetterlo. Dio è il nostro tutto, come direbbe san Josemaría: “tuo Padre, tuo Fratello, tuo Amico, tuo Dio, l’Amore dei tuoi amori”. Questo messaggio è sorprendente, perché ha la forza per trasformare la vita: le nostre amicizie, la nostra famiglia, il lavoro, la cultura, la società.

Fra le altre cose, il St. Josemaria Institute produce e distribuisce materiale idoneo a diffondere i valori cristiani. Quali campagne hanno avuto più successo?

Negli ultimi cinque anni l’Institute ha promosso diverse campagne attraverso i più svariati mezzi di comunicazione: reti sociali, podcast, video, blogs, websites, posta elettronica... Tutto è a disposizione nel nostro website www.stjosemaria.org.

Le persone cercano qualcosa che le aiuti nella loro vita spirituale. In particolare, sono molto apprezzate le meditazioni in audio, che ormai in molti ascoltano e gradiscono. Tuttavia, ciò che davvero stabilisce se un materiale o una campagna ha successo non sono i views, i likes o gli shares, ma il fatto che riesca a cambiare la vita delle persone, facendole diventare più felici. Questo è il nostro desiderio!

Nel 2007 avete cominciato a promuovere i “Mass kits” per ricordare la festa di san Josemaría, il 26 giugno. Potrebbe parlarci di questa iniziativa e dell’impatto che ha avuto?

L’obiettivo era quello di facilitare a molti sacerdoti e comunità la celebrazione liturgica di san Josemaría in luoghi dove non era stata celebrata prima. Il “kit” comprende i testi per la Messa e altre informazioni sul fondatore dell’Opus Dei, e si rivolge alle persone che vogliono conoscerlo meglio.

Dal 2007 abbiamo distribuito più di 500 “Mass kits” e le richieste continuano ad arrivare. Nel nostro website offriamo anche una mappa interattiva, nella quale chiunque può pubblicizzare o cercare una chiesa nella quale celebrare la festa di san Josemaría.

Quali sono le iniziative che il St. Josemaria Institute promuoverà prossimamente?

La vita e gli scritti sono nel cuore del Institute. oltre a continuare a offrire materiali in podcast, nel blog e in altre modalità, organizziamo un incontro a Chicago due volte l’anno. Vogliamo che lo Institute sia importante per persone di tutte le età e condizioni, cooperando così al lavoro della nuova evangelizzazione.

Mi può raccontare un episodio di qualcuno che ha scoperto san Josemaría grazie allo Institute?

L’anno scorso abbiamo lanciato l’iniziativa “Storie dell’intercessione” per raccogliere i racconti di persone la cui vita aveva avuto una svolta grazie a san Josemaría. In poco tempo abbiamo ricevuto molte testimonianze! Io sono stata particolarmente impressionata dalla storia di una coppia di coniugi di Rochester (Stato di New York), che nell’autunno del 2015 si era recata a Chicago per assistere a una nostra riunione, perché, secondo loro, non avevano trovato nulla di simile nella zona dove stavano. Il messaggio di san Josemaría, il desiderio di formarsi nella fede e di conoscere altre persone che avessero le stesse inquietudini, li indussero a fare il viaggio da New York a Chicago. Questo mi ha fatto capire che veramente l’Institute compie una missione e colma un vuoto che occorreva colmare.

Secondo lei, che cosa appare evidente dagli scritti e dalla vita di san Josemaría? Che cosa ha imparato lei personalmente?

Ho conosciuto molte persone che, in momenti diversi della vita, si sono accorte che la loro formazione nella fede si limitava alla catechesi della prima comunione e alle lezioni scolastiche di religione. Si rendono conto allora che nella loro vita manca qualcosa. Hanno nostalgia della fede e della devozione che avevano da giovani, che dava alla loro vita un senso e un fine. Penso che san Josemaría riesca a risvegliare in tante persone questa fede della gioventù. Con i suoi consigli ha aiutato molte persone a riannodare nella loro vita quotidiana il rapporto con Dio e a soddisfare così la fame di infinito che abbiamo in noi, a ristabilire l’amicizia con il Signore e ad aiutare gli altri a conoscere Cristo.

In quanto a me, considero san Josemaría uno dei grandi maestri, dal quale continuo a imparare cose nuove e che per me è una guida irrinunciabile nel desiderio che ho di essere santa. Mi aiuta a lottare per pregare tutti i giorni, per vivere come una donna integra, per amare e servire la mia famiglia e gli amici, per essere responsabile nel mio lavoro, paziente con coloro che sono in difficoltà e fedele alla Chiesa e al Papa. Non è sempre facile, ma lui mi aiuta!

L’Institute compie i primi 10 anni: che cosa ci possiamo aspettare per i prossimi 10 anni?

Usando un’espressione di san Josemaría e del beato Álvaro del Portillo, direi che vogliamo continuare a servire la Chiesa come la Chiesa vuole essere servita. Offriamo mezzi pratici che aiutino le persone a crescere nella fede e ad approfondire la loro amicizia con Dio. Lo faremo ricorrendo sempre all’aiuto delle nuove tecnologie e alla collaborazione di famiglie, sacerdoti, parrocchie e scuole che vorranno usare i nostri mezzi “per illuminare tutti i cammini della terra con il fuoco di Cristo che portano nel loro cuore”.