"Il vero potere è il servizio”. Una storia di giovani napoletani

Il racconto di due progetti di volontariato nati dall'iniziativa dei ragazzi dell'Accademia Monterone, gestita dall'I.P.E.

Come fare a vincere l'egoismo e aiutare gli altri? O anche a trovare il tempo per qualche iniziativa a servizio degli ultimi, dei disagiati sociali? Se lo sono chiesto giovani professionisti e studenti, amici dell'Accademia Monterone di Napoli e che seguono attività di formazione spirituale dell'Opus Dei, durante una serata in pizzeria. In tutti c'era la convinzione che “aiutare aiuta”, che il servizio dà senso alla vita, ma da dove partire concretamente? Tra una margherita e un calzone, alla fine quasi spontaneamente uscì fuori la risposta: «creiamo un gruppo e organizziamo dei turni, per offrire alle persone che andremo a servire un servizio stabile, almeno per alcuni mesi». Modalità del servizio: chi vuole impegnarsi a servire almeno una volta al mese, si propone come responsabile. Due o più responsabili coprono insieme un turno settimanale (ad esempio tutti i sabato mattina), e si crea un gruppo autonomo. Ogni responsabile, durante il suo giorno, può e anzi è incoraggiato a portare alcuni amici, senza impegno per loro. In questo modo il progetto si fa conoscere a più persone, e queste se lo desiderano possono impegnarsi come responsabili a loro volta, e così via.

Una struttura piuttosto semplice, come semplice è lo spirito che l'accomuna: scegliere gli incarichi più pesanti, obbedire alla catena di comando in cui ci si ritrova a servire, con il sorriso. Se qualcuno ha fede, lo si invita a pregare, prima di iniziare il turno, per coloro che si andranno ad aiutare, perché come Papa Francesco ha enfatizzato «il vero potere è il servizio. Bisogna custodire la gente, avere cura di ogni persona con amore, specialmente dei bambini, anziani, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore…».

Sono nati subito due progetti: Homeless Project e Health Volunteers.

I giovani che aderiscono all'Homeless Project si coordinano con turni settimanali nel servizio di un'opera di volontariato scelta insieme. La prima è stata la Mensa per i poveri a piazza del Carmine, nel cuore di Napoli. I volontari sono protagonisti di una esperienza unica di amicizia e scoperta reciproca, sia nei rapporti con altri volontari, sia con le persone coinvolte nel servizio, trovandosi immersi in un mondo nuovo fatto di ultimi, dimenticati, emarginati. Un sorriso, uno sguardo, può far uscire un carica inesauribile di umanità, una speranza, uno stimolo alla vita che raramente si trova altrove. Dopo appena un mese, un altro gruppo di volontari, accomunati dalla frequenza dei Master dell'Ipe, ha deciso di aderire, dandosi il nome di “noIPEglialtri”.

Sulla stessa scia dell'Homeless Project ha preso vita il secondo progetto nella città di Napoli: Health Volunteers. L'obiettivo è garantire una assistenza sanitaria gratuita a persone bisognose. In un momento di difficoltà economica, una rete di giovani medici offrono la loro attività professionale a persone indigenti, che non possono permettersi esami diagnostici e visite specialistiche. Medici, infermieri, personale di supporto, forniscono così cure mediche, un monitoraggio periodico della salute e misure di prevenzione, nei pressi di poliambulatori allestiti per l'occasione nella città di Napoli.

Entrambi i progetti sono nati dalla consapevolezza che non si può rimanere insensibili di fronte alle disuguaglianze sociali, e dal senso di responsabilità per offrire un personale contributo per un mondo giusto e solidale. Anche perché - raccontano questi giovani napoletani - facendo volontariato si riceve sempre più di quello che si dà.