​Intervista a Filippo Longhi, portavoce dell'Univ

Riportiamo l'audio e la trascrizione dell'intervista al portavoce italiano dell'Univ, andata in onda il 29 marzo, durante il programma "Non un giorno qualsiasi" su Radio Vaticana.

- L'Univ è nato nel 1968 ed è quindi alla 48esima edizione. Di cosa si tratta?

- L'idea fu di san Josemaría Escrivá, che volle invitare a Roma giovani universitari di tutto il mondo (quest'anno saranno rappresentate 200 università dei cinque continenti), quasi fossero i componenti di una famiglia che si stringe intorno al Papa durante la Settimana Santa. Una famiglia cristiana aperta all'esterno: ci sono belle storie di catecumeni e di persone che si stanno avvicinando a Cristo. Mercoledì i ragazzi dell'Univ parteciperanno all'udienza di Papa Francesco, un'occasione in cui si tocca l'entusiasmo dei giovani, molti con le bandiere del proprio paese e i colori delle proprie tradizioni, ma uniti dall'affetto per il comune Padre. L'Univ è una esperienza arricchente, che ogni anno colora Roma.

- Il programma della settimana prevede riflessioni su tematiche universitarie e giovanili. Quest'anno si parlerà di amicizia.

- Univ nasce come convegno, come forum articolato in interventi di ospiti, tavole rotonde, concerti e spettacoli, il tutto legato a un tema-guida. Trovo molto bello il tema scelto quest'anno - "Amicizia, modello di una nuova cittadinanza" - per due motivi. Innanzitutto per noi ragazzi si tratta di un'esperienza di vita vissuta, che tra l'altro si realizzerà proprio in questi giorni, ricchi di incontri con persone di tutto il mondo. È un tema poi in linea con il Messaggio per la Quaresima del Papa, laddove si parla di globalizzazione dell'indifferenza, un fenomeno che si sta sviluppando in questo periodo. La risposta - dice il Papa - è la formazione del cuore. Un cuore che riconosce la propria debolezza per aprirsi agli altri. Questo ha molto a che vedere con l'amicizia. Ne parleranno scrittori, filosofi, professori di varie discipline e paesi del mondo.

Oltre a questo nucleo culturale, ci saranno delle iniziative, che abbiamo chiamato "incontri romani" e che si occuperanno del potere del servizio: testimonianze su esempi di ospitalità. di attività di tipo alberghiero e culinario; e poi un forum su iniziative sociali, di solidarietà portate avanti da giovani di tutto il mondo.

- Si torna cambiati dall'Univ, dopo una settimana di incontri, di preghiera e di vicinanza al Santo Padre?

- Senz'altro. Già a livello umano rimangono nella mente i volti, le canzoni, la gioia di questi giorni, Penso ad esempio a chi viene da Paesi nei quali i cristiani sono un po' isolati: a Roma nasce la consapevolezza di quanto sia diffuso il Cristianesimo. Poi ci sono le parole del Papa e il vissuto delle funzioni della Settimana Santa, seguite nel cuore della cristianità. Ovviamente il clou di tutta questa esperienza è l'incontro con Cristo, che in questi giorni è facilitato al massimo: il Papa, gli altri cristiani, le funzioni, tutto parla al cuore di Dio

- Quest'anno c'è una novità. Avete pensato di fare una colletta a favore dei cristiani che soffrono.

- Anche qui si parte dal tema dell'amicizia e dall'idea di aprire il cuore. Il Papa ha invitato a fare, durante la Quaresima, dei gesti concreti e allora abbiamo pensato di invitare tutti questi ragazzi, ognuno secondo le proprie possibilità, a fare un donativo per i cristiani del Medio Oriente, e in particolare per quelli rifugiati in Libano, che sono tantissimi e in condizioni molto difficili.

- C'è un sito internet in cui vedere tutto quello che avete organizzato e che farete con il congresso Univ?

- Sì, l'indirizzo è www.univforum.org. Si trovano tutte le informazioni, compresi i discorsi dei Papi nelle precedenti edizioni.