Mons. Ocáriz: "La consapevolezza di essere figli di Dio ci dà coraggio e ottimismo"

Riportiamo l’omelia pronunciata da mons. Fernando Ocáriz, prelato dell'Opus Dei, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell'Università Campus Bio-Medico a Roma.

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"Lì dove c’è lo Spirito Santo, lì dove lo si accoglie, cresce la vita. Egli vuole vivere in mezzo a noi; Egli vuol fare sempre più del Campus una comunità unita, un luogo dove si impara ad abbinare professionalità e sincero affetto per le persone". Con queste parole mons. Fernando Ocáriz, prelato dell’Opus Dei, ha accolto studenti e professori durante la Messa per l’inaugurazione dell’anno accademico 2017/2018 dell'Università Campus Bio-Medico di Roma.

Nato dall'iniziativa del beato Álvaro del Portillo, primo successore di san Josemaría, il Campus Bio-Medico è giunto al 25esimo anno di attività.

Lo Spirito Santo vuol fare sempre più del Campus una comunità unita, un luogo dove si impara ad abbinare professionalità e sincero affetto per le persone

Il prelato non ha mancato di sottolineare lo spirito con cui questo policlinico universitario è nato, ricordando proprio le parole del beato Álvaro, che nella Messa d’inaugurazione dell’Università spronava i ragazzi affinché "la dottrina e l’amore di Cristo orientino e informino più profondamente (…) l’esercizio delle nobilissime professioni medica e infermieristica: senza la guida e la spinta di questa dottrina e di questo amore – diceva don Álvaro –, esse diventano facilmente tecniche fredde e cieche che, invece di servire al bene degli uomini, possono tramutarsi in realtà contrarie alla vita e alla dignità dell’uomo".

Tra le diverse iniziative sociali promosse dall'Ateneo anche il progetto congiunto con l'Università di Parma e due università africane per favorire l'alfabetizzazione nutrizionale in Tanzania.

Tutto ciò che si fa in UCBM può aiutare a ridare speranza e motivi di ottimismo alle persone.
"Tutto ciò che si fa nel Campus - ha affermato mons Ocáriz – da una visita ambulatoriale a una lezione di anatomia, da un’informazione pratica nella reception alla preparazione di una sala operatoria, tutto può aiutare a ridare speranza e motivi di ottimismo alle persone. Servono docenti che siano dei veri maestri, saggi e attenti agli studenti e ai pazienti. Servono alunni che si applichino con passione allo studio per formarsi e poter poi servire meglio la società. Serve personale amministrativo, a ogni livello, che compia i propri compiti con allegria, nella consapevolezza di contribuire al buon esito di un lavoro comune.

In questa scia mi piace ricordare un altro consiglio del beato Álvaro. Pensando alle logiche difficoltà che una iniziativa di questo genere incontra, soprattutto agli inizi, diceva: «Vi raccomando di lavorare con spirito di unità e di comprensione, con ottimismo; supererete in tal modo gli ostacoli con l’aiuto di Dio, sarete felici e – cosa ancora più importante – vi santificherete e aiuterete gli altri a santificarsi, perché starete praticando il comandamento dell’amore».

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Dopo la messa con mons. Ocáriz, la cerimonia, che si è svolta nell’Aula Magna del Trapezio, è proseguita con gli interventi istituzionali del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e del Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Hanno poi preso la parola il Magnifico Rettore, Raffaele Calabrò, Felice Barela, Presidente dell'Università Campus Bio-Medico, e il Preside della Facoltà Dipartimentale di Medicina e Chirurgia, Giorgio Minotti. Sono inoltre intervenuti il rappresentante degli studenti Cristina Madaudo e il Presidente della CRUI, Gaetano Manfredi.