L'immagine di san Josemaría nella Basilica dell’Incoronata del Buon Consiglio a Napoli

Durante la celebrazione della memoria liturgica di san Josemaría Escrivá, fondatore dell’Opus Dei, martedì 27 giugno, nella Basilica-Santuario dell’Incoronata del Buon Consiglio, nella cappella dedicata a san Pio X sono state collocate le immagini di san Giovanni Paolo II e di san Josemaría, opere del pittore Salvatore Seme.

La Basilica-Santuario della Madonna Incoronata, dove in mezzo a tante opere d’arte e immagini di santi riposano le spoglie mortali dei cardinali Ascalesi, Ursi e Giordano, si è arricchita negli ultimi anni di immagini di santi, per iniziativa del rettore mons. Nicola Longobardo, che le ha collocate in alcuni ovali delle cappelle del transetto. Santi particolarmente vincolati alla storia della nostra arcidiocesi. Nella cappella dedicata al Sacro Cuore, già da qualche tempo, erano state messe quelle di santa Caterina Volpicelli e di san Gaetano Errico.

Martedi 27 giugno durante la celebrazione della Messa nella memoria di san Josemaría, nella Basilica gremita da fedeli dell’Opus Dei e da cooperatori e amici con le loro famiglie, mons. Salvatore Angerami, vescovo ausiliare di Napoli, ha benedetto le immagini di due santi, che insieme a San Pio X costituiscono una pagina della storia della Chiesa del ‘900 e dei primi anni di questo secolo. Accanto a Papa Sarto, difensore della liturgia e della buona dottrina (suo è il catechismo che fino al Concilio Vaticano II ha educato generazioni di cristiani), è stata posta l’immagine di un altro Papa, san Giovanni Paolo II, che si fermò a pregare in Basilica durante la sua visita pastorale a Napoli domenica 11 novembre 1990 e che pubblicò il Catechismo aggiornato secondo il magistero dell’ultimo concilio.

Accanto a loro, san Josemaría che venne più volte a Napoli e a Pompei; per la prima volta nei primi anni ’50, per recarsi al Centro dell’Opus Dei in via santa Teresa al Museo, proprio nelle vicinanze della Basilica-Santuario. San Josemaría inoltre è particolarmente vincolato ai Papi a cui fa ora corona: a san Pio X, san Josemaría fu sempre molto legato fino al punto di sceglierlo come uno dei santi intercessori dell’Opera di Dio; a san Giovanni Paolo II l’Opus Dei deve la definitiva configurazione giuridica del carisma fondazionale, con l’erezione a prelatura personale con la Costituzione apostolica "Ut sit" del 28 novembre 1982.

Mons. Angerami nella sua omelia ha esortato i presenti a vivere con gioia da figli di Dio nelle circostanze ordinarie della loro vita, nel lavoro, nel focolare, nelle relazioni sociali e a darne testimonianza con la parola e con la vita. E’ proprio questo il nucleo centrale dello spirito dell’Opus Dei che ha come fondamento il senso della personale filiazione divina e come fine rendere accessibile e amabile a uomini e donne di ogni condizione sociale “il dolce incontro con Gesù” nei compiti quotidiani. Il vescovo ausiliare, con appropriate citazioni del fondatore dell’Opus Dei, ha rinnovato ai partecipanti alla Messa l'invito a “prendere il largo” di Gesù a Pietro.

Giovanni Colaleo