Procurare felicità agli altri imparando dalle diversità

"Il vero modo di essere felici è quello di procurare felicità agli altri imparando dalle diversità". È quello che un gruppo di ragazze universitarie di Madrid ha provato a fare proprio lo scorso luglio 2015 a Palermo, ospiti nella Residenza Universitaria Rume di Arces. È ormai il quarto anno che si svolge questa attività di volontariato, alla quale hanno partecipato studentesse spagnole e italiane.

Le ragazze hanno collaborato con la Caritas, organismo pastorale della diocesi, ed erano accompagnate da un gruppo di coetanee italiane. Toccare con mano la difficile situazione di alcuni quartieri della città le ha sensibilizzate a sviluppare una maggiore consapevolezza sui temi dell’integrazione degli alunni stranieri, sulle migrazioni e la discriminazione sociale.

La ludoteca Il Giardino di Madre Teresa è stato uno degli altri luoghi della città dove le ragazze hanno dato il loro contributo. Si tratta di una struttura che si occupa di promozione e formazione umana, educazione alla mondialità e ai diritti dell’uomo. Qui c’è sempre bisogno di qualcuno che dia una mano per ristrutturare gli ambienti dove questi immigrati vivono, studiano, trascorrono le loro giornate, organizzare giochi di gruppo e laboratori di creatività e pittura per i bambini.

Come ogni anno, sentendosi parte creativa del processo di cambiamento di queste dure realtà in alcune zone disagiate di Palermo, si sono inserite attivamente e con facilità all’interno del contesto sociale; questo le ha aiutate a comprenderne i bisogni del prossimo, a imparare a sostenere l’altro con l’ascolto e piccoli gesti concreti.

Inoltre guidate da un gruppo di giovani tutors della Residenza Rume, le ragazze spagnole hanno avuto modo di conoscere vari aspetti della città di Palermo visitando alcuni tra i tesori che offre sotto il profilo artistico e culturale e imparando anche un po’ di italiano.

«Sono state giornate indimenticabili: - dice Chiara Ferraro, tutor italiana –. Oltre all’esperienza, già di per sé bellissima, del volontariato, la presenza delle ragazze spagnole ha reso tutto nuovo e speciale. Condividere con persone che non parlano la tua stessa lingua, un'attività di questo tipo, ti permette di vedere quante culture e modi di fare diversi ci siano e di scoprire come, nonostante le differenze, siamo davvero molto simili. Ho potuto esercitarmi molto nella lingua spagnola, e insegnare alle ragazze di Madrid tante cose della nostra cultura che loro non conoscevano. Mi hanno colpito il loro entusiasmo e amore per i bambini e anche la forza di volontà, la fatica e il lavoro svolto con cura. Questo l’ho toccato con mano quando abbiamo ridipinto una delle stanze che i bambini potranno utilizzare per nuovi giochi e attività dell'oratorio nel volontariato alla Caritas e al Giardino di Madre Teresa. Abbiamo stretto forti legami, tanto che continuiamo a sentirci tuttora. Abbiamo saputo unirci per vivere una settimana che è stata anche se dura, bellissima!!! Credo sia stata un’esperienza fortemente interculturale che oltre a donare sorrisi e aiuto può formare tanti ragazzi».