Quale atteggiamento mostrò di fronte al sollevamento militare del 18 luglio?

Come la stragrande maggioranza degli spagnoli, San Josemarίa ignorava completamente che si stava preparando un colpo di stato per il 18 luglio.

Come la stragrande maggioranza degli spagnoli, San Josemarίa ignorava completamente che si stava preparando un colpo di stato per il 18 luglio. L’insurrezione colse di sorpresa lui così come la maggioranza dei sacerdoti e dei vescovi del paese.

Durante quei giorni Escrivá stava preparando gli inizi del lavoro apostolico a Valencia e a Parigi; era nel pieno della sistemazione della nuova residenza per studenti che si era trasferita dal numero 50 al numero 16 di Via Ferraz.

In questa residenza lo sorprese la rivolta e il successivo assalto alla caserma della Montagna, fulcro della sollevazione a Madrid, che si trovava molto vicino. Questo lo obbligò a rimanere due giorni in quel luogo. Alla fine, il 20 luglio, potè rifugiarsi in casa di sua madre. Cominciò allora, davanti alla dichiarata persecuzione religiosa, un periodo di clandestinità che si prolungò fino alla fine del 1937, quando potè raggiungere a piedi, attraversando i Pirenei, la zona della Spagna nella quale poteva esercitare con libertà il suo ministero sacerdotale.