Il viaggio del Prelato in terra libanese: la pace, un dono di Dio

Mons. Javier Echevarría ha compiuto un breve viaggio pastorale in Libano. Dopo il flagello della guerra, il Prelato ha incoraggiato le persone dell’Opus Dei, gli amici cristiani e quelli di altre credenze, a essere “seminatori di pace”.

Mons. Matar, Vescovo Maronita di Beirut, con il Prelato dell'Opus Dei.

Mons. Javier Echevarría ha compiuto un viaggio di quattro giorni in Libano per incoraggiare i fedeli dell’Opus Dei e gli amici in questi momenti di ricostruzione dopo la guerra. La visita pastorale è cominciata mercoledì 11 ottobre.

“Durante la guerra – ha detto il Prelato dell’Opus Dei –abbiamo pregato molto per questo Paese insieme con tanti e tanti fedeli cristiani. Abbiamo sofferto con voi e per voi. Questo episodio deve spingere tutti noi a diffondere, da persona a persona, la pace nella vita ordinaria che ora vi apprestate a riprendere. Dovete essere, come diceva il Fondatore dell’Opus Dei, seminatori di pace e di gioia”.

Il lavoro dell’Opus Dei in Libano è cominciato stabilmente nel 1996. Ai mezzi di formazione partecipano attualmente cristiani e persone di altre religioni.

Mons. Echevarría ha visitato il Centro di Formazione Internazionale Al Tilal, situato sul monte Byblos, 40 km. a nord di Beirut. Vi si svolgono attività di formazione professionale, culturale e spirituale. È stato organizzato un incontro con le responsabili del Centro, con le persone che partecipano alle attività e con le famiglie del luogo.

Mons. Javier Echevarría ha incoraggiato i presenti, di credenze differenti, a pregare per la pace, perché implorare da Dio questo dono è il modo migliore per conservarlo. Con questa intenzione si è recato a pregare nel santuario di Nostra Signora del Libano, ad Harissa. Prima si è raccolto in preghiera per alcuni minuti davanti al tabernacolo della cappella e poi ha recitato il Rosario nella spianata di fronte all’immagine della Madonna.

Famiglie del Libano che partecipano ai mezzi di formazione dell'Opus Dei con mons. Javier Echevarría.

Successivamente ha incontrato Mons. Béchara Raï, Vescovo Maronita di Byblos. Hanno parlato delle varie iniziative in corso per aiutare i fedeli laici ad assumersi la responsabilità della costruzione della Chiesa cattolica nel Libano.

Ha avuto modo di conversare anche con il Nunzio Apostolico nel Libano, Mons. Luigi Gatti, con il quale ha esaminato l’attuale situazione e le sfide che attendono la Chiesa nel Libano e nel Medio Oriente.

Poi ha fatto visita al Patriarca Maronita, Card. Nasrallah Sfeir. Il Patriarca ha dimostrato particolare interesse per lo sviluppo delle attività di promozione sociale che si svolgono nel Centro di Formazione Al Tilal, e ha invitato le persone dell’Opus Dei e gli amici a continuare questa importante attività tanto utile per il Libano.

Negli incontri avuti con i cristiani e le persone di altre religioni il Prelato ha insistito sul fatto che noi credenti dobbiamo sostenerci reciprocamente con l’orazione. In particolare ha detto: “Tutte queste preghiere, le grazie ricevute e la particolare sensibilità della gente in questi momenti di ricostruzione debbono stimolarvi a parlare molto di Dio a ogni tipo di persone. Aiutatele a ravvivare l’ottimismo nello sforzo che ognuno deve fare per migliorare la nostra società”.