L'Univ regala al Papa un quadro della fuga in Egitto

I giovani dell’Univ hanno regalato al Papa un quadro della fuga in Egitto della Sacra Famiglia per mostrare la loro vicinanza ai cristiani perseguitati in varie parti del mondo.

Circa 2500 ragazze e ragazzi provenienti da tutto il mondo, e arrivati a Roma per la 48° edizione del Forum UNIV, hanno partecipato all'udienza generale di Papa Francesco in piazza San Pietro.

Il Santo Padre, alla fine dell'udienza, ha salutato gli studenti che stanno partecipando al Forum invitandoli (con le parole di san Josemaría, fondatore dell'Opus Dei) “a crescere nell'amicizia con il Signore, perché quello che serve non è una vita comoda ma un cuore innamorato”.

Durante l'udienza generale il Papa ha ricordato: "in questi giorni del Triduo Santo non limitiamoci a commemorare la passione del Signore, ma entriamo nel mistero, facciamo nostri i suoi sentimenti, i suoi atteggiamenti, come ci invita a fare l'apostolo Paolo: 'Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù' (Fil 2,5). Allora la nostra sarà una 'buona Pasqua'”. (Il testo completo con le parole di Papa Francesco è disponibile su www.vatican.va )

Alla fine dell'udienza una delegazione di universitari dell'Univ 2015 ha portato a Papa Francesco un quadro della fuga in Egitto della Sacra Famiglia (in allegato) per mostrare la loro vicinanza ai cristiani perseguitati in varie parti del mondo. Durante il Forum studenti e studentesse hanno fatto una colletta per aiutare i cristiani perseguitati in Medio Oriente che verrà destinata ai rifugiati del Libano.

San Josemaría Escrivá, fondatore dell'Opus Dei, diceva ai giovani che i rimedi umanitari “non potranno mai soppiantare la tenerezza efficace del contatto immediato, personale, col prossimo: con quel povero di un quartiere vicino, con quel malato che vive il suo dolore in un immenso ospedale; o con quella persona – magari agiata – che ha bisogno di un po' di conversazione affettuosa, di un'amicizia cristiana per la sua solitudine, di una protezione spirituale che risolve i suoi dubbi il suo scetticismo”.